Eva Brugaletta –
“Dell’Accoglienza”: è la via territorialmente inesistente dove saranno anagraficamente iscritti i senza tetto e fissa dimora, che saranno registrati con numeri progressivi dispari.
La delibera adottata il 14 febbraio scorso ha istituito un’area di circolazione fittizia per “i senza tetto” e per “i senza fissa dimora” che eleggono domicilio nel Comune ma che, realmente, non hanno un vero e proprio recapito. Il documento fa riferimento alle “Avvertenze e alle note illustrative sulla legge e al regolamento anagrafico” rivolto a quei cittadini che non sono in possesso di una fissa dimora, ma che domandano l’iscrizione anagrafica. La delibera, resa immediatamente esecutiva per il carattere d’urgenza, sarà inviata al prefetto per la prescritta autorizzazione, come previsto dalla legge 1188 del 23 giugno 1927.
«La delibera adottata dalla Giunta municipale – spiega il sindaco Piero Rustico – assolve ad un obbligo di legge e costituisce un importante atto politico dell’Amministrazione comunale. Si tratta, infatti, di un problema prima inesistente nei nostri territori, ma che oggi interessa la comunità. La possibilità di concedere la residenza ai senza tetto e ai senza fissa dimora riconosce loro un diritto inalienabile, costituzionalmente garantito. Non possedere la residenza – spiega – significa avere negato il diritto alla salute e il diritto di voto. Viceversa, poter ottenere la residenza vuol dire ricevere i servizi sociali di cui può beneficiare la cittadinanza. La scelta di denominare la via “dell’Accoglienza” (territorialmente inesistente), dove avrà residenza questa fascia di cittadini, ha specifico valore evocativo di un’attenzione che l’amministrazione ha sempre avuto per le fasce deboli della popolazione e, principalmente per le persone sole e abbandonate che dal Comune sono accolte».