Risulta sempre parziale la pulizia dei varchi a mare. La scerbatura e il ripristino dei collegamenti fra il «primo tratto» della litoranea di Santa Maria del Focallo e la spiaggia sono costati 5mila euro, come si evince dalla fattura emessa dal privato incaricato e liquidata il 16 dicembre scorso. In sostanza, sono curati dal Comune solo certi tratti di costa, pochissimi in realtà. Tutto il resto, e si tratta di 12 chilometri di litorale, è “interessato” da interventi sporadici o nulli.
Il quesito principale cade sul significato di “primo tratto” in un litorale esteso molti chilometri come quello ispicese. Un fatto che fa notare Gianni Stornello, fondatore del “J.F.K.” secondo circolo del Pd, denunciando addirittura come, «anche in questo caso, ci siano stati cittadini più uguali degli altri». Nel senso che, «il primo varco, quello che si trova subito dopo il Soda beach club, dirimpetto al residence Frontemare, è un accesso realizzato con tutti i crismi, il cui tracciato è recentissimo». Il secondo, ossia il passaggio di fronte all’ex Villaggio Scovella, «mostra un varco poco curato». Il terzo, che si trova poco più avanti (di fronte al panificio per l’esattezza), risulta «un varco dimenticato», privo quindi di manutenzione.
«Figli e figliastri anche in spiaggia?», si domanda Stornello, «di sicuro – evidenzia – la spesa di 5mila euro non è esaustiva dell’intervento. In base ad una convenzione stipulata fra Comune di Ispica e il Consorzio di bonifica – conclude – gli operai di quest’ultimo sono intervenuti velocemente su qualcuno di questi accessi a stagione inoltrata, per carità di patria non dico quale. Ma conoscendo uomini, cose e cariche non ci vuole molto ad immaginarlo».
L’allusione di Stornello è chiara, i destinatari degli interventi sono i soliti noti che rivestono ruoli istituzionali, approfittando dei benefici che le cariche consentono. O meglio sfruttando indegnamente i mandati che i cittadini hanno loro conferito.