“Il Caso” dei brogli elettorali a Siracusa è finito all’attenzione dei ministri della Giustizia, dell’Interno e del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Questa mattina l’on. Pippo Gennuso, già deputato all’Assemblea regionale siciliana, ha inviato una lettera al Capo dello Stato, alla ministra Annamaria Cancellieri ed al capo del Viminale, Angelino Alfano.
Nella lettera, Gennuso ha ripercorso tutte le tappe della vicenda giudiziaria: dai due ricorsi vinti al Consiglio di Giustizia Amministrativa, all’ordinanza di verifica di verbali e schede in nove sezioni della provincia di Siracusa, alla distruzione dei plichi elettorali, finiti in discarica, dopo il presunto allagamento degli scantinati del palazzo di giustizia avvenuto lo scorso 20 novembre, che – secondo quanto riferito dalla prefettura di Siracusa – avrebbe provocato la distruzione delle buste elettorali, finite in discarica due ore dopo l’accaduto.
Gennuso ha chiesto ai Ministri della Giustizia ed a quello dell’Interno di “avviare immediate indagini per stabilire se ci sono state irregolarità sia di carattere amministrativo che penale”. Ed ancora: “Se sono state commesse omissioni violando l’ordinanza di un organo dello Stato, ovvero la sentenza dello scorso mese di ottobre emessa dai giudici del Cga di Palermo”.
Infine l’on. Gennuso chiede ad Angelino Alfano di inviare gli ispettori del Viminale per “stabilire se ci sono state ingerenze di qualsiasi natura nei ritardi sulla verificazione dei verbali e delle schede elettorali di sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini in occasione delle elezioni Regionali del 29 e 30 ottobre del 2012”.
“Siamo di fronte ad imbarazzanti silenzi – dice Gennuso – su un caso clamoroso che non s’era mai verificato in Italia. Per legge – aggiunge – verbali e schede debbono essere conservati per un’intera legislatura, invece a Siracusa, come se fossimo nel terzo mondo, i plichi elettorali sono finiti in una discarica comunale. Su questa vicenda che infrange le leggi dello Stato ci sono degli interrogativi che debbono avere una riposta. Perché la verifica ordinata dal Cga con un termine perentorio fissato entro il 30 novembre 2013 è stata avviata con 45 giorni di ritardo? E poi: i plichi oggetto di verifica perché sarebbero finiti in discarica venti giorni dopo il pronunciamento del Consiglio di giustizia amministrativa? Vorremmo anche sapere: chi ha autorizzato il conferimento in discarica dei verbali e delle schede dopo il presunto allagamento del piano – 2 del palazzo di Giustizia di Siracusa?”
“ Su questa storia incredibile – aggiunge Gennuso – abbiamo informato anche il presidente della Repubblica, garante della Costituzione e nello stesso tempo presidente del Consiglio superiore della magistratura. Vorrei puntualizzare che non si tratta di una battaglia contro un avversario politico, bensì di una violazione delle regole democratiche in uno Stato di diritto. Il voto espresso dai cittadini in provincia di Siracusa per le elezioni Regionali del 2012 è stato palesemente falsato, sia per quanto riguarda le preferenze, che per l’attribuzione dei seggi. In mancanza di risposte concrete – conclude Gennuso – avvierò azioni eclatanti per richiamare l’attenzione dell’intera nazione”.
Siracusa, 30 dicembre 2013
f.to
Giuseppe Gennuso
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