Nel libro intitolato “The March of Folly” (La marcia della follia), i Governi hanno consapevolmente fatto scelte politiche contrarie ai propri interessi pur di riuscire a prendere la decisione giusta. Questo continua a non accadere in Italia dove certa classe politica, imperterrita, gestisce i propri profitti a scapito pure delle persone più bisognose. Questa è esattamente la cornice di ciò che sta accadendo nella Provincia di Ragusa dove, piuttosto che garantire i servizi per i diversamente abili, si prorogano, a suon di soldoni, i contratti dei dirigenti.
“In un momento così difficile per le famiglie italiane è angosciante che manchino i fondi per garantire il diritto allo studio agli studenti disabili. Ed è indegno – afferma la Deputata del Movimento 5 stelle Maria Marzana – anche solo pensare, di destinare centinaia di migliaia di euro alla proroga degli incarichi dirigenziali degli amici dei politici della provincia, che invece dovrebbe garantire tale diritto”.
E’ quanto si sta registrando a proposito della presentazione degli emendamenti al decreto 101/2013 della Pubblica Amministrazione: nello specifico è stato presentato ed approvato al Senato, l’emendamento a prima firma del Senatore Mauro Giovanni, anch’egli ragusano, che consentirà il reinserimento di alcuni dirigenti a costi davvero esosi. Tutto questo mentre i genitori degli studenti disabili si incatenano per protestare e ottenere i servizi di assistenza e trasporto per i propri figli.
“Le famiglie stanno protestando e combattendo perché vengano riconosciuti i diritti fondamentali dei loro figli: servizi di trasporto e assistenza specialistica, continua la Deputata pentastellata Marialucia Lorefice. Sono servizi assolutamente essenziali e garantiti dalla legge, e la Provincia deve fare in modo di poterli garantire. Tutte le Istituzioni coinvolte devono prendersi cura dei cittadini, e non, fare gli interessi di pochi, come con questo emendamento si vuole che accada”.
Ci sono tempi nei quali il futuro è profondamente segnato dalle scelte del presente. È a dir poco paradossale confermare dei dirigenti a costi esorbitanti e non garantire i servizi che gli stessi dovrebbero gestire. Ancora una volta certa classe politica continua a puntare al consenso degli amici di partito, invece di tutelare i bisogni dei cittadini e il futuro dei nostri ragazzi.