Eva Brugaletta-
Un boato ha preceduto il terremoto, che ha scatenato il panico in città. Evacuati gli studenti dalla scuola media “Leonardo da Vinci” e dal liceo classico “Curcio”, ospitati nel medesimo edificio, riversandosi come un fiume in piena in via Andreoli. Negli altri istituti scolastici, il sangue freddo degli insegnanti ha evitato situazioni di caos e, soprattutto, che gli scolari si corressero giù, per strada senza che c’è ne fosse bisogno. Per fortuna, non si sono verificati incidenti alle persone, né danni alle strutture, perlomeno ciò risulta dai primi sopralluoghi effettuati, solo tanta paura.
Gli edifici hanno iniziato a tremare cinque minuti dopo la una. È stata proprio la città di Ispica l’epicentro del terremoto, magnitudo tre della scala Richter, e, precisamente, a circa quattro chilometri ad est della cittadina. Mentre un altro terremoto di magnitudo 2,2 s’è verificato alle 13,14 nelle isole Eolie, precisamente a Lipari. E, alle 10,03 un’altra scossa di magnitudo 2,7 era stata avvertita sempre nel messinese. Le scosse sismiche si sono verificate dopo meno di una settimana da quella avvertita in provincia di Ragusa, di magnitudo 6.4 della scala Richter, con epicentro nei pressi dell’isola di Creta.
Il terremoto di ieri è stata avvertito con maggiore intensità nei comuni di Ispica, Pozzallo e Rosolini. Riverberi notevoli sono stati registrati anche nei comuni di Noto, Pachino e Portopalo di Capo Passero. Pare che, anche in altre diversi comuni siciliani, sia stata avvertita la scossa sismica.
Il terremoto è stata registrato dagli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia tra le province di Ragusa e Siracusa. La scossa, rende noto il dipartimento della Protezione Civile, è stata avvertita «dalla popolazione tra i comuni di Rosolini, Pozzallo e Ispica. Dalle verifiche effettuate dalla sala situazione Italia del Dipartimento non risultano danni a persone o cose».