Eva Brugaletta –
Sorpreso in flagranza di reato mentre fondeva i primi 250 dei 600 chili di rame sottratti probabilmente dai cavi rubati dalla pubblica illuminazione. Arrestato dai carabinieri di Ispica, Antonino Carpintieri, 38 anni, bracciante agricolo, si trova ora rinchiuso nella Casa circondariale di Ragusa e dovrà rispondere davanti al giudice dell’accusa di ricettazione.
L’hanno fatta franca, per il momento, i due complici di Carpintieri. Sono riusciti a fuggire, dileguandosi, favoriti dall’oscurità, nella fitta macchia di contrada Oliva, ma i militari seguono già le loro tracce e, difficilmente, i malviventi riusciranno a scamparla.
Nelle prime ore di ieri, i carabinieri hanno notato del fumo provenire da un fondo in contrada Oliva. Immediatamente accorsi sul posto, si sono accorti di tre uomini che, all’arrivo della pattuglia, tentavano la fuga. Carpintieri è stato raggiunto dai Carabinieri e subito identificato, in qualità di pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. I due complici, come anticipato, sono riusciti a fuggire.
Il successivo sopralluogo ha permesso ai carabinieri d’appurare che Carpintieri, in concorso coi complici, nel suo appezzamento di terra stesse bruciando diverse bobine di cavi di rame per eliminare il rivestimento in gomma e procedere alla fusione del materiale.
Carpintieri, interrogato dai Carabinieri, non ha indicato la provenienza e la conseguente legittimità del possesso dei 600 kg di rame, dei quali 350 circa ancora da fondere. E, data l’ingiustificata e ingente quantità di rame reperito, i carabinieri l’hanno arrestato, accusandolo di ricettazione e, su indicazione del Pubblico ministero, associato nella Casa circondariale di Ragusa.
Le indagini dei carabinieri proseguiranno e verteranno soprattutto sull’identificazione dei complici di Carpintieri, che, grazie alla fuga immediata, sono riusciti a sottrarsi ai controlli dei militari.
L’arresto di Carpintieri è stato frutto di un servizio di perlustrazione nelle campagne ispicesi, finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori ai danni delle aree rurali, disposto dal tenente Gianluca Muscatello della Compagnia di Modica.