Eva Brugaletta.
La Regione diffida il Comune. L’assessorato alle Autonomie locali ed alla Funzione pubblica, lo scorso trenta aprile, ha notificato una nota di diffida al Comune, in quanto inadempiente all’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario del 2012. Lo rende noto Marco Santoro, coordinatore cittadino del movimento Sviluppo e Solidarietà per Ispica.
Il dipartimento regionale delle Autonomie locali, con la diffida, sollecita in sostanza il Comune, allo stato inadempiente, ad approvare il rendiconto finanziario, indifferibilmente, entro venti giorni dalla diffida e avverte che, ove ciò non avvenga, l’assessorato darà corso alla nomina dei commissari ad acta, che provvederanno a farlo al loro posto.
«Il sindaco Piero Rustico – afferma con durezza il giovane Santoro –revochi a se stesso la delega al bilancio, di cui è affidatario. Ad oggi, nonostante la diffida – denuncia il coordinatore – il primo cittadino e la Giunta municipale non hanno ancora provveduto ad approvare il rendiconto finanziario. Ancora una volta, l’amministrazione comunale si contraddistingue per inadempienza e forte ritardo nel predisporre i documenti finanziari. Il sindaco – ribadisce e conclude sarcastico Santoro – revochi quindi la delega al bilancio all’assessore di competenza, ossia sempre Piero Rustico, il quale, ancora una volta, s’è dimostrato inadempiente ad assolvere del proprio incarico».
Sviluppo e Solidarietà sollecita quindi il sindaco Rustico «ad attivare immediatamente gli adempimenti propedeutici e di competenza della Giunta al fine di consentire al Consiglio comunale di pronunciarsi in merito al documento finanziario».
Nel frattempo, rincarano la dose i colleghi dell’opposizione del Partito democratico. «Durante le due giornate di Consiglio comunale in cui s’è proceduto a dichiarare il dissesto finanziario del Comune – affermano Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo – il sindaco ci ha finalmente rivelato a quanto ammonta il debito pubblico: dodici milioni di euro. La maggioranza – aggiungono – pensa solo a tirare a campare. Infatti, non si è caduti mai così in basso. Il centrodestra ha portato il Comune al dissesto. Sprechi, clientelismo, interessi di pochi – concludono – saranno pagati dai cittadini, mentre i responsabili restano sfacciatamente in carica».
Non tace altrettanto Cantiere popolare: «Assieme agli ispicesi – scrivono su un volantino i rappresentanti del movimento – attenderemo i controlli della Corte dei Conti e la certificazione delle responsabilità di una gestione fallimentare delle pubbliche risorse. I cittadini sono stanchi delle menzogne. Alla stanchezza, si aggiunge la fame e il bisogno. Questo è pericoloso».