Trasposizione scenica del poema epico fondante la cultura occidentale.
Sebastiano Lo Monaco è l’aedo contemporaneo che narrerà le gesta eroiche di Achille, Ettore e Ulisse, gli amori per il padre, per la moglie e per il figlioletto, gli inganni, la conquista e infine il grande incendio come specchio dei movimenti degli dei sull’Olimpo.
programma:
10 aprile 2013 matinée – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
11 aprile 2013 matinée – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
12 aprile 2013 matinée – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
15 aprile 2013 matinée – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
12 aprile 2013 h 20:45 – Teatro Tina Di Lorenzo – Noto – P.zza XVI maggio
La questione omerica è al centro delle ricerche di tutti gli studiosi classici da sempre, e questo spettacolo non si pone l’obiettivo di scioglierla, ma di riproporla. Chi fosse Omero probabilmente nessuno lo saprà mai, ci piace pensare che fosse un cantore, un aedo, come si direbbe in greco, ma se effettivamente è lui la mente dalla quale sono scaturite le più grandi epopee di sempre (l’Iliade e l’Odissea), forse non è neanche troppo importante saperlo. Ciò che preme più di tutto è restituire alla perfetta metrica del poema la sua musicalità, ed è questo che Sebastiano Lo Monaco fa sulla scena per tutta la sua ora di monologo. Egli regala al pubblico l’eccezionale occasione di sentirsi per un attimo come i ragazzini greci che ascoltavano la melodia delle parole, che imparavano quanto le inflessioni, le allitterazioni, sapessero parlare del testo come vero musica. Non a caso in scena si trova un quartetto d’archi, strumenti eletti sin dal XVII° secolo, per la loro estrema somiglianza con la voce umana.
L’esperienza che offre questa Iliade è una rimessa un discussione delle ideologie arcaiche sulla guerra. Basta infatti ascoltare il cantore per inebriarsi del rapporto tra Achille e Patroclo, o tra Ettore e Priamo, dove certamente non c’è bellicismo, ma alto senso del valore familiare.
Non perdere l’origine di tutta la nostra cultura è fondamento della possibile rinascita della nostra povera Italia, oggi martoriata da problemi che dimostrano il chiaro dimenticatoio nel quale abbiamo recluso la cultura, dunque la chiamata forte e la risposta può essere solo un teatro pieno.
“Iliade”
di Omero,
testo originale e montaggio di Monica Centanni,
con Sebastiano Lo Monaco,
musiche di Dario Arcidiacono,
Laptop Dario Arcidiacono,
musicisti: Enzo Ligresti (violino), Corrado Genovese (violino), Gaetano Adorno (viola), Benedetto Munzone (violoncello).
Elena Levantino
Ufficio Stampa
Teatro di Noto