In riferimento all’intervento sul Giornale di Sicilia dell’11.04.2010 del Vice Commissario Regionale del MPA On. Piscitello, relativamente alla questione dell’empasse politico- amministrativa che interessa oltre alla Provincia anche il Comune capoluogo, definisco le esternazioni di Piscitello fuori luogo e non pertinenti al ruolo che riveste in seno al partito del Presidente della Regione Siciliana, On. Raffaele Lombardo.
Mi permetto di porre dei freni all’On. Piscitello per due ordini di motivi: prima di tutto perchè le trattative, seppur complicate con i partiti del centrodestra, sono ancora in corso e si svolgono nel pieno rispetto della dignità di ogni singola forza politica, inoltre, ed è questo sicuramente il motivo più preoccupante, perchè qualsiasi ingerenza o richiesta di accelerazioni sui preliminari, possono essere dannose per il partito del MPA in quanto possono generare confusione e dispersione di forza nell’ambito della mediazione politica.
Le trattative sono condotte dal Commissario Provinciale Sen. Sebastiano Burgaretta, in piena sintonia con l’On. Giuseppe Gennuso, con i quadri dirigenti dei partiti di maggioranza sia alla Provincia che al Comune, con pari dignità e nel rispetto dell’impegno profuso nell’ambito delle competizioni elettorali, sia dai partiti che dagli uomini di centrodestra, impegno sicuramente non profuso dall’On. Piscitello che chissà in quale partito nel 2008 militava.
La prevaricazione operata dall’On. Piscitello nei confronti del Commissario Provinciale Sen. Burgaretta, il cui operare è stato sempre contraddistinto da una particolare saggezza politica, si pone come un atteggiamento alquanto deplorevole dal punto di vista del rispetto dei ruoli istituzionali di partito.
Sappia l’amico On. Piscitello che al sottoscritto non mancheranno le ragioni per far valere il notevole impegno profuso nell’ambito delle competizioni elettorali sia in ambito provinciale che nel Comune Capoluogo, rivendicazioni che devono per forza di cose venire da chi si è speso in prima persona per il partito, ottenendo consensi diretti e non nomine di partito.
Rosolini, 12/04/2010 On. Giuseppe Gennuso