“Non tutta la classe politica è stata complice o latitante di fronte alla progressiva smobilitazione delle Ferrovie dello Stato in Sicilia – ha dichiarato il Presidente della Provincia Regionale di Siracusa On Nicola Bono, in merito alle proteste sia in ordine al deludente risultato derivante della firma del contratto di servizio con le FFSS, sia in relazione all’annuncio di un ulteriore riduzione delle tratte ferroviarie in Sicilia di Trenitalia -. Ma è certamente vero che non tutti hanno fatto il loro dovere lasciando anche questo settore in Sicilia e in particolare a Siracusa, nel più totale abbandono”
Il presidente della Provincia Regionale di Siracusa ha quindi ricordato che sin dal suo insediamento si è attivato, in collaborazione con il collega Franco Antoci, Presidente della Provincia Regionale di Ragusa, per sviluppare una serie di azioni tendenti in primo luogo a sollecitare la Regione Siciliana a sottoscrivere il contratto di Servizio con le Ferrovie dello Stato, in modo da sbloccare anche l’accordo di Programma quadro sui trasporti ferroviari, che comportava oltre 100 milioni di euro di investimenti statali nell’Isola; e in secondo luogo per presentare la piattaforma delle opere ritenute essenziali per l’ammodernamento della rete ferroviaria della Sicilia Sud Orientale e, in particolare delle province di Siracusa e Ragusa, da realizzarsi appunto con le risorse contenute nell’accordo di Programma quadro. Dal 2009, anno in cui è partita l’azione rivendicativa delle due Province con l’invito a Siracusa dell’allora assessore regionale ai Trasporti On Strano, sono state oltre 25 le occasioni di incontri, iniziative e manifestazioni, organizzate nell’arco di 4 anni, per sollecitare la Regione a fare il proprio dovere e rispettare una legge che, da oltre 10 anni, le imponeva di assumere le proprie responsabilità in materia di trasporti ferroviari.
“Non c’è stato un solo assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti che non sia stato compulsato da me e dal collega Antoci – ha continuato il presidente Bono – a partire oltre che da Strano, dall’assessore Gentile, a Pier Carmelo Russo, e fino all’attuale Nino Bartolotta, a cui avevo già scritto il 12 gennaio scorso, chiedendo un incontro per le problematicità presenti in tutta l’area Sud Orientale della Sicilia. Non solo a tutt’oggi non ho avuto alcuna risposta, ma la firma del C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo) apposta senza alcuna concertazione con i territori e che quindi non tiene in alcun conto dei contenuti della “Piattaforma ferroviaria Siracusa-Ragusa”, appare un atto di gratuita mortificazione per una delle aree più significative dell’Isola sotto il profilo produttivo e turistico. Non solo, ma la riduzione ulteriore delle tratte ferroviarie disposta da Trenitalia appare insopportabile, anche se costituisce l’ennesimo frutto avvelenato della mancata sottoscrizione del contratto di servizio da parte della Regione, che è rimasta unic a in Italia a rifiutarsi di assumere la gestione delle tratte ferroviarie regionali. E’ triste constata tre che in tutte le innumerevoli iniziative assunte dalle Province di Siracusa e Ragusa nell’arco di oltre 4 anni, gli unici punti fermi sono stati la quasi totale inesistenza di qualunque azione di supporto da parte delle deputazioni nazionale e regionale, sia, conseguentemente la totale mancanza di azioni politiche per indurre la Regione Siciliana a uscire dal suo torpore e assumersi le sue responsabilità in materia. Del tutto inesistente poi qualsivoglia iniziativa a sostegno della “Piattaforma Siracusa”, che è rimasta un manifesto di intenti, salvo oggi gridare al tradimento perché nell’accordo siglato tra la Regione e le Ferrovie dello Stato il territorio siracusano appare penalizzato e marginalizzato. Non occorre certo ricordare, che sono i Parlamenti che dovrebbero dare le linee guida ai governi, ed esercitare la vigilanza sui loro atti, specie se, come è accaduto nella nostra Regione, i vari governi degli ultimi 13 anni, di tutti i colori politici, hanno mantenuto il comune denominatore della totale latitanza rispetto alla tutela dell’interesse pubblico, che è inequivocabilmente quello di elevare al più alto livello di efficienza le infrastrutture di trasporto, propedeutiche a qualunque politica di sviluppo.
Mi auguro che l’incontro richiesto, e che ho esteso anche al presidente Crocetta, avvenga al più presto e con la necessaria apertura, tesa a far sì che la Regione si faccia carico delle esigenze in materia di Siracusa e di tutta l’area Sud Orientale dell’Isola”.