Ieri, anche a Siracusa è scattata la caccia all’olio extravergine fasullo.
Il blitz effettuato negli scaffali dei supermercati e discount della provincia è stato realizzato da Coldiretti che è l’artefice della task force a difesa dei prodotti di qualità e del vero made in Italy.
Gli uomini della Coldiretti, hanno preso di mira i prodotti posti negli scaffali ai prezzi più bassi, e quindi meno verosimili ed attendibili rispetto ai costi di produzione dell’olio indicato come extravergine, prelevando dai vari scaffali 24 campioni di diversi oli.
L’azione spiegano il Delegato Confederale Giuseppe Campione ed il Direttore della Coldiretti Gerardo Forina ha l’obiettivo di porre fine ad una pericolosa proliferazione di truffe ed inganni svelando il mistero di tante anomalie dove alcuni olio sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di produzione ma che in etichetta si fregiano del nostro tricolore posto in bella evidenza.
Un danno gravissimo per il nostro Paese in cui l’olio di oliva è praticamente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa e per la Sicilia che la terza regione olivetata d’Italia.
Infatti dopo l’entrata in vigore della legge” salva olio” voluta e fortemente sostenuta da Coldiretti si è agito anche su tutti i livelli territoriali Italiani, in tutte le provincie, facendo scendere in campo delle vere e proprie task force degli uomini Coldiretti che stanno raccogliendo in giro per l’Italia bottiglie di olio di diverse dimensioni e fasce di prezzo da inviare in laboratori pubblici per sottoporli ad analisi dal punto di vista chimico ed organolettico per verificarne la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto.
Gli oli anomali saranno denunciati alle autorità di controllo competenti che, grazie all’entrata in vigore della nuova legge, da noi fortemente voluta, devono intervenire immediatamente con ispezioni e analisi documentali nella aziende coinvolte.
Come già anticipato prima la nostra azione nasce ed è in prosecuzione ad un percorso già avviato da tempo che prima ci ha visto impegnati per fare approvare la legge “salva Oli” ed in questi giorni, come è nostro stile, ci vede in campo a smascherare l’olio extravergine fasullo.
Infatti il tutto nasce dalla legge citata che è appena entrata in vigore e dalla quale prende il via una vera e propria rivoluzione sulle tavole per il condimento più amato dagli italiani: all’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento, all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentiranno di smascherare i furbetti dell’olio extravergine, la fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, l’estensione del reati di contraffazione di indicazioni geografiche e chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine.