Rischiare di perdere anche il ciclo di rappresentazioni classiche è davvero troppo. “Capitan Schettino”, il sindaco Visentin, e la nave dell’INDA perde il suo presidente. Come definire questa situazione se non come l’ennesimo fallimento del centrodestra aretuseo? Sino a qualche giorno fà, grazie all’attività dell’on. Bruno Marziano, si era scongiurato il rischio di non ricevere il contributo economico da parte della regione e pertanto mettere in dubbio l’organizzazione della stagione 2013, ma supporre la cancellazione del cartellone perché il sindaco Visentin, per soddisfare la propria voglia di riscaldare gli scranni romani con la sua semplice presenza, si dimette e abbandona una città allo sfacelo è davvero umiliante. Forse una liberazione per la dignità culturale del capoluogo del dramma antico, ma è necessario che tutti i cittadini siracusani e della provincia accolgano la richiesta di partecipazione che la stessa fondazione ha lanciato col messaggio di firmare la petizione da quest’ultima presentata e che noi GD accogliamo e promuoviamo. Con la petizione la fondazione chiede: 1) che venga concessa una proroga all’attuale soprintendente Balestra dando lui il compito di ultimare l’organizzazione della stagione che è alle porte, evitandone il fallimento, 2) che, superate le rappresentazioni classiche 2013, venga ridiscussa la nomina del nuovo soprintendente tenendo conto esclusivamente della terna dei candidati decisa dal CDA, chiedendo al Ministro di rispettare quanto previsto dallo stesso Statuto dell’INDA.
Appare alquanto evidente che il rilancio culturale di un territorio sia legato alla volontà che i cittadini hanno di tutelare il patrimonio artistico del quale sono eredi. Tutelare una tradizione che da quasi un secolo opera nel teatro greco, opera in città e promuove nel mondo l’eredità classica della quale siamo figli e testimoni. Un patrimonio collettivo che le amministrazioni di centrodestra disconoscono. Non solo il ciclo di rappresentazioni classiche, potremmo portare ad esempio anche le altre realtà culturali che in questi anni sono state dimenticate dal centrodestra siracusano, come il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, la kermesse cinematografica più importante e rinomata della Sicilia orientale, che già la scorsa estate non ha visto luce anche a causa delle esigue disponibilità economiche che la provincia ha in questi anni previsto per la realizzazione. Ma il bene comune, il patrimonio collettivo è un fatto ahimè lontano dalla cultura clientelare e privatistica di questo centrodestra alla Schettino.
La valorizzazione culturale e artistica del territorio è nel nostro corredo genetico. Direi che non è poi così lontano dalla verità quel luogo comune che la cultura sta a sinistra; sarà anche di destra ma i fatti danno riconoscimento di un impegno che il centrosinistra siracusano ha sempre dimostrato nei confronti della storia della nostra provincia e della manifestazione.
Il Segretario Provinciale GD SR Il responsabile cultura GD SR
Antonino Landro Corrado Carnemolla