Eva Brugaletta
ISPICA
La candidatura a sindaco è forse l’obiettivo successivo, dopo la nomina di Innocenzo Leontini a vice coordinatore regionale di Cantiere popolare. Un riconoscimento, secondo Rudy Maira e Saverio Romano (coordinatori regionale e nazionale), attribuito al contributo di voti portato dall’ex deputato nell’ultima competizione regionale. Ma, secondo i rappresentanti ispicesi del movimento, la carica affidata premia «l’amore di spendersi continuamente per la propria terra. Grande è – scrivono in un documento – la voglia di tanti giovani, professionisti, artigiani, donne, attivisti disinteressati di continuare, insieme con Leontini, il lavoro per una politica che vede il “bene comune” quale unico obiettivo. Una politica fatta da persone pulite, competenti, disinteressate, appassionate e dalla voglia di lavorare per gli altri, senza aspettarsi nulla in cambio».
Si tratta di parole che sembrano preludere ad un impegno importante: le prossime amministrative. Una competizione elettorale che non potrebbe tardare ad arrivare, considerata la non troppa remota possibilità che il sindaco Piero Rustico corre il serio rischio d’essere sfiduciato, prima della scadenza del mandato nel 2015. Solo otto consiglieri comunali lo sostengono, una maggioranza – minoranza che potrebbe assottigliarsi ancora di più vista la disastrosa situazione finanziaria che annega il Comune nei debiti. E la mancanza di garanzie che gli amministratori tardano a fornire a dipendenti, da tre mesi senza stipendio, fornitori e nel mantenere i servizi basilari ai cittadini.
Anche una nota a firma del consigliere comunale Meluccio Fidelio (Cantiere popolare) sembra sottolineare un impegno politico – amministrativo di Leontini, che vede il sindaco Rustico soppiantato. «La nomina a vicecoordinatore regionale di Leontini – scrive Fidelio – rende certi e consapevoli che la competenza, l’esperienza politica e lo spessore umano del vice coordinatore regionale di Cantiere popolare saranno uno stimolo per la politica regionale, provinciale e, soprattutto, locale. Leontini ha un grande compito – aggiunge – ricominciare a costruire la rappresentanza, intesa come condivisione di valori, proposte, interessi: cosa che i partiti hanno smesso di fare, dilaniati tra autoconservazione sempre più labile e protesta senza respiro. Si devono ergere i partiti con la parte sana di quelle persone che hanno dimostrato che l’uomo vale più dell’appartenenza e il programma vale più delle ideologie: la Sicilia e, soprattutto, Ispica meritano un uomo come Leontini, che auspico riesca a riscattare la politica, intesa come servizio ai cittadini. Questo riscatto, però, può verificarsi, restituendo ai cittadini il diritto di eleggere i propri rappresentanti. Per distinguerci dal desolante panorama politico attuale – conclude Fidelio – abbiamo bisogno di regole chiare, democrazie partecipate e trasparenti, vicinanza alla gente, iniziare a ragionare di politica, strutturare il partito in modo che lo stesso sia fonte propositivo di idee e proposte, per dare nuovo impulso alla vita politica attuale».
La mozione di sfiducia al sindaco ha bisogno della firma di quattordici consiglieri comunali su venti in carica. Attualmente, sarebbero in dodici i consiglieri pronti a sottoscrivere la sfiducia.