CGIL/FP
ISPICA
AI SIGNORI CONSIGLIERI COMUNALI DEL COMUNE DI ISPICA
AGLI ORGANI DI STAMPA
La grave situazione economica in cui versano i dipendenti comunali di Ispica ha indotto questa Organizzazione sindacale a rendersi protagonista di questa missiva. Quasi quattro mesi senza emolumenti hanno creato una situazione di profondo disagio, e non solo, di questa categoria di lavoratori che, nell’economia del paese, costituisce un “sostegno” per tutte le attività produttive cittadine. Gli stipendi di 230 dipendenti che non vengono immessi nel mercato produttivo rappresentano una grande limitazione; i risvolti negativi che si vengono a creare non sono e non possono essere solo di ordine economico, ma soprattutto di ordine sociale; questo è un momento “storico” per i dipendenti. Non esiste nella memoria di alcuno una situazione simile, la memoria che rimarrà scritta nella storia; una memoria che, anche se non produrrà eroi o martiri in modo visibile, sicuramente sarà ricordata come la peggiore da molti decenni a questa parte.
Affermare che la situazione è grave, è un minimizzare, ma fino a quando le cose non sono dette o scritte in modo palese, vengono o ignorate o non adeguatamente soppesate.
Come organizzazione sindacale, da quando è iniziata la mancata corresponsione alla scadenza naturale dello stipendio, abbiamo ricevuto continue pressioni da parte dei dipendenti che non erano nelle condizioni di poter rispettare le scadenze naturali degli impegni presi con banche, istituti di credito e esercizi commerciali, con il conseguente aggravio di spese.
Ora ci stiamo avvicinando, inaudito, al mancato pagamento del quarto mese di stipendio. E’ una deriva che altri sbocchi non può avere se non un profondo abisso. Una deriva che sta producendo effetti devastanti sulla incolumità fisica e morale dei diretti interessati, che sta producendo instabilità con effetti economici e sociali imprevedibili. Tutte le conseguenze non si possono prevedere, ogni soggetto ha le sue problematiche e, nella valutazione della sua situazione, trae le sue conclusioni. Spesso i media ci informano su quello che è in grado di produrre la disperazione. E’ possibile evitare un epilogo di questo genere? E’ proprio necessario che qualche dipendente si debba rendere responsabile di qualche gesto insano?
Tassazioni e vessazioni nazionali, mancato adeguamento degli stipendi al tenore di vita,luce, gas, telefono, interessi di mora per mancato pagamento entro i termini delle bollette, tasse comunali, spese scolastiche, tasse automobilistiche, assicurazioni ecc. ecc. Tutto questo ha prodotto una perdità di dignità della persona e una incapacità di rappresentare un elemento importante del tessuto produttivo del paese con il continuo ricorso al sostegno familiare, agli istituti di credito, alla caritas cittadina, al lavoro nero ecc.
L’unica garanzia che è stata data dal sindaco è la certezza del pagamento di due mensilità, a fronte, entro il 31.12.2012, di 5 mensilità oltre alla tredicasima mensilità.
Recupero di tutti gli emolumenti pregressi, sicurezza del posto di lavoro, che in questi giorni viene messo in dubbio dalla problematica situazione economica del comune. Quali certezze, per quanto compete, questo consiglio comunale può dare ai dipendenti?
F.P. C.G. I. L AZIENDALI
Componenti
Cultrera Giombattista Muraglie Salvatore Poidomani Michele Gradanti Paolo