La Giovane Italia di Rosolini e il consigliere Salvo Latino sono vicini agli studenti dell’Università di Catania riguardo alla questione dei disservizi dei trasporti pubblici nella Sicilia Sud Orientale. Si evidenzia, infatti, che il trasporto ferroviario della Provincia di Siracusa è sempre meno efficiente. Nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie di Avola, Noto e Rosolini non esistono né l’ufficio informazioni né la biglietteria. Solo a Rosolini, a differenza degli altri paesi, vi è un bar vicino alla fermata del pullman dove si possono acquistare i biglietti. Tale utilità, tuttavia, viene vanificata dal fatto che, da giugno u.s., l’obliteratore – dispositivo per timbrare il biglietto – della stazione ferroviaria di Rosolini, non funziona in quanto è senza inchiostro. Ad oggi, nonostante la situazione si protragga da mesi ormai, non è cambiato nulla. Ciò comporta grandi disagi per gli studenti universitari della Facoltà di Architettura della sezione di Siracusa in quanto, non potendo obliterare i biglietti prima di salire sul treno, hanno poi problemi ha spiegare ai controllori che la mancata obliterazione del biglietto non è dipesa da loro volontà. Non è possibile che da circa 6 mesi l’apparecchio non funziona! A tale disagio, si aggiunge il fatto che le corse da Rosolini a Siracusa sono state diminuite da 10 a 8.
Nonostante ciò, ancora una volta, le Istituzioni mostrano poca sensibilità per la collettività, soprattutto per gli studenti universitari dell’Universita’ di Catania. Per non parlare dell’obsolescenza dei treni fermi al modello delle cosiddette “littorine” che esistono ancora solo dalle nostre parti. Non è possibile che da Napoli a Milano si viaggi con la “Freccia Rossa”, treno di ultima generazione, e qui con la littorina che ha 50 anni di storia!
Neanche il pullman può costituire una valida alternativa soprattutto sulla tratta Rosolini-Noto-Avola-Catania. Anche tale tratta, infatti, è stata diminuita sino ad abolire la corsa delle 20:00 della domenica. Gli universitari si trovano, così, sempre più in difficoltà. A volte, poi, il pullman è pieno costringendo chi è già in attesa ad utilizzare mezzi privati o ad attendere altre 2 ore per poter prendere la prossima corsa! Inoltre, quand’anche si riesca a salire sulla corsa scelta, il tempo di percorrenza della tratta e’ talmente lungo che impone, nei casi di urgenza, di utilizzare comunque un mezzo privato. Ci dovrebbero essere, infatti, corse dirette per le grandi città come Catania che tutti hanno interesse a raggiungere. Tale situazione non ci permette di progredire rendendo evidente come invece di evolverci facciamo grossi passi indietro.
Per tutti i citati motivi facciamo appello alle Istituzioni affinché si interessino della problematica evidenziata e trovino delle soluzioni adeguate che permettano agli studenti universitari di viaggiare con mezzi e tempi almeno pari a quelli di cui usufruiscono i cittadini da Napoli in su.
Confidiamo nelle Istituzioni.
Il Coordinatore