“Ce lo chiede l’Europa”. Questo è stato lo slogan con il quale siamo scesi in piazza a migliaia il 12 ottobre, riempiendo quella mattina di tante proposte, animandola soprattutto della nostra voglia di cambiamento.
Abbiamo voluto ricordare al governo che se si vuole davvero uscire dalla crisi politica, economica e sociale in cui siamo entrati da diversi anni, le politiche del rigore servono a ben poco. È necessario investire nei settori chiave che possono veramente far ripartire il Paese, a partire dall’ist ruzione, dall’università e dalla ricerca, massacrate dai tagli lineari dei governi precedenti.
In Italia si parla sempre meno di istruzione e ci si ricorda dell’esistenza della scuola pubblica solo quando si parla di “emergenze”: dall’edilizia al bullismo, dall’immigrazione alla sessualità, mentre invece il sistema di formazione pubblico continua a soccombere a forza di tagli e “riforme epocali” che lo hanno svuotato dalla capacità di costruire competenze per noi giovani.
Da anni continuiamo a scrivere e urlare che le nostre scuole ci crollano addosso, che non si può parlare di diritto allo studio se gli autobus non passano o sono invivibili, che i non ci piacciono i metodi di valutazione, sempre più punitivi, previsti dall’attuale sistema scolastico, che non ci sono abbastanza servizi per gli studenti, che la didattica è trapassata ed è necessario ripensarla, che non esiste un vero e proprio welfare studentesco e che bisogna rendere libero l’accesso al sapere . Eppure continueremo a ribadirlo, perché un futuro diverso da questo desolato presente lo pretendiamo, e sappiamo di poterlo ottenere soprattutto grazie a una seria riforma sull’istruzione pubblica.
“Ce lo chiede l’Europa” è anche altro: riteniamo infatti che l’Europa non possa essere ridotta a BCE, Euro, alta finanza. Dov’è finita l’Europa culla del welfare, dello stato sociale, della solidarietà collettiva, della centralità del lavoro?
Sono queste le priorità che pretendiamo da un’Unione Europea di cui ci sentiamo cittadini. E’ per questa idea di partecipazione che noi ci battiamo, consapevoli che l’istruzione pubblica ne è il primo tassello.
Tutte queste problematiche si sommano e pesano sulle nostre spalle quotidianamente. Oggi 14 Novembre saremo in piazza a fianco dei lavoratori: ancora una volta, finché ne avremo i polmoni, denunceremo la grave situazione in cui versa la scuola pubblica nel nostro paese. Ma oggi scenderanno in piazza anche i sindacati di tutta Europa per dire no all’austerità: le nostre rivendicazioni si intrecceranno alle loro, disegnando i contorni di un’Unione che deve cambiare rotta e decida di partire ritornando alle sue radici: lavoro, welfare, istruzione e cultura.
E’ per questo, inoltre, che non potremo che mobilitarci anche il 17 Novembre, data internazionale per il diritto allo studio. Una data questa che non accomuna soltanto gli studenti di tutta l’Europa ma gli studenti di tutto il mondo. Infatti la mobilitazione internazionale sui diritti degli studenti e sull’accesso al sapere del 17 Novembre è stata lanciata nel 2004 dall’assemblea studentesca mondiale, riunita al Forum Sociale Mondiale di Bombay, India, per la commemorazione di eventi storici quali:
– L’uccisione di circa 1200 studenti cecoslovacchi, il 17 Novembre 1939, da parte del regime nazista per essersi opposti alla guerra;
– La mobilitazione studentesca che il 17 Novembre 1973 avviò la caduta della dittatura militare in Grecia ;
– La repressione di una manifestazione pacifica, il 17 Novembre 1989, in Cecoslovacchia, da parte della polizia anti-sommossa, episodio con cui fu innescata la cosiddetta rivoluzione di velluto, che rovesciò il governo comunista. Ogni anno ci mobilitiamo in occasione di questa ricorrenza e anche quest’anno siamo pronti a farlo rilan ciando ancora una volta le nostre idee e i nostri contenuti per una scuola all’altezza dei sogni che abbiamo.
Inoltre in Sicilia, ad elezioni avvenute possiamo finalmente chiedere concretamente risposte su quello che era stato un impegno da parte dei candidati governatori, fra cui il neo presidente Rosario Crocetta, di portare avanti la nostra proposta di legge regionale sul diritto allo studio.
Di seguito l’elenco di tutte le piazze della Sicilia in cui si terranno le iniziative della Rete degli Studenti Medi (in continuo aggiornamento):
CALTANISSETTA:
14 NOVEMBRE – ORE 10.00 SIT IN AL PROVVEDITORATO + ASSEMBLEE STRAORDINARIE IN TUTTE LE SCUOLE
16 NOVEMBRE – ORE 19.30 SERATA CON MUSICA E DIBATTITI
17 NOVEMBRE – ORE 09.00 CORTEO MOB CHE PARTE DA PIAZZA FALCONE BORSELLINO ARRIVA IN PIAZZA GARIBALDI A SEGUIRE COLOR MOB + ASSEMBLEA IN PIAZZA + ORE 16.00 SIT-IN DAVANTI LA PREFETTURA
Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/469348123115525/
SIRACUSA:
14 NOVEMBRE – ORE 8.00 INIZIATIVA AL PETROLCHIMICO
17 NOVEMBRE – ORE 10.00 INIZIATIVA PRESSO LA SALA RANDONE IN VIA MALTA
TRAPANI
14 NOVEMBRE – ORE 10.00 ASSEMBLEA A PALAZZO DELLA VICARIA (EX CARCERE) IN VIA SAN FRANCESCO D’ASSISI
17 NOVEMBRE – ORE 9.00 SIT IN ALLA VILLA + ORE 21.00 SERATA CON MUSICA E DIBATTITI CASINA DELLE PALME
Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/247407385387482/
MAZARA DEL VALLO – ORE 16.00 SIT-IN + BANCHETTI INFORMATIVI IN PIAZZA MOKARTA
Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/526531350708736/
PALERMO:
14 NOVEMBRE – ORE 9.30 SIT-IN + BANCHETTI INFORMATIVI IN PIAZZA MASSIMO
17 NOVEMBRE – ORE 9.00 CORTEO DA PIAZZA MASSIMO
Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/394014720668895/
BARCELLONA P.G (ME):
17 NOVEMBRE – DALLE ORE 8.00 ASSEMBLEE STRAORDINARIE NELLE SCUOLE
PATTI (ME):
17 NOVEMBRE – ORE 9.00 CORTEO DA PIAZZA GRAMSCI (STAZIONE). A SEGUIRE ATTIVITÀ RICREATIVE E DIBATTITI AL PARCO COMUNALE E CONCERTO FINALE.
Evento Facebook: http://www.facebook.com/events/390585837689440/
VITTORIA (RG):
17 NOVEMBRE – DALLE ORE 8.00 ASSEMBLEE STRAORDINARIE NELLE SCUOLE
Per maggiori info:
www.retedeglistudentisicilia.wordpress.com
Evento Facebook nazionale: https://www.facebook.com/events/490810924286132/
Evento Facebook regionale: http://www.facebook.com/events/439885589393471/
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LEANDRO BIANCO
PORTAVOCE RETE DEGLI STUDENTI MEDI SICILIA
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