Incrociano le braccia i netturbini, che, ieri, hanno scioperato per il mancato stipendio, minacciandone un altro fra dieci giorni se non riceveranno le mensilità di settembre e di ottobre. E, nel frattempo, il sindaco Piero Rustico rincara le tasse. La Tarsu potrebbe toccare il tetto del 50 per cento, ma non è stato reso noto il valore dell’aumento. Anche il canone idrico sarà ritoccato, ma non si conosce ancora in quale misura. E il primo cittadino richiederà, inoltre, in consiglio comunale , l’aumento dell’aliquota Imu , fissata per il minimo imposto (0,76 per cento) da applicare su lle seconde case. Per gli ispicesi si è trattato insomma di uno “sporco” lunedì.
Il dato che preoccupa i cittadini è il documento diffuso da Rustico , che ha fatto il pu nto della situazione su lla difficoltà economica del Comune . « Il Governo guidato da Mario Monti – spiega il primo cittadino – sta adottando misure drastiche per fronteggiare la cr isi , che pesa no sull’organizzazione della Pubblica a mministr azione, azzerando i contributi statali e regionali in favore de i Comuni. Mi sono visto costretto – dopo oltre sette anni di servizio alla città , nei quali non ho aumentato le tasse , specie per acqua e spazzatu ra – a richiedere al Consiglio c omunale di oper are un aumento dell’aliquota Imu per la seconda casa (per altro non nella misura massima) per ottenere entrate e pareggiare il bilancio di previsione in co rso d’opera. L’aumento dell’ Imu per la seconda casa – evidenzia – pesa sulle persone più abbienti, senza pregiudizio per le classi meno abbien ti. Il maggiore introito per l’ Imu – spiega – avrebbe consentito d’ aumentare in maniera i rrisoria i tributi per acqua e spazzatura, che gravano indistintamente su tutt a la popolazione . Purtroppo , l ’opposizione alla coalizione di governo ha approvato , in consiglio comunale, un emendamento che ha riportato l’aliquota Imu alla misura ordinaria prevista dal Gov erno Monti, costringendomi ad aumentar e la Tarsu e il canone idrico. N on ho aumentato – conclude – nes suno degli altri tributi locali» .
Dura la replica di Gianni Stornello, segretario cittadino del Pd, alle dichiarazioni rese dal primo cittadino. «Non è vero quel che dice il sindaco – sottolinea indignato –. Il provvedimento sull’aumento della Tarsu era stato già preparato prima del consiglio comunale che ha determinato, grazie all’emendamento proposto dal Pd e votato dalle opposizioni, il pagamento dell’ Imu su lle seconde case nella minore percentuale ».
Anche Anna Maria Gregni , commissario cittadino del Mpa , trova da ridire sul documento del sindaco. «Le tasse ad Ispica – dichiara – sono state sempre elevatissime . Basti pensare alla vecchia Ici ch e toccava il tetto del sette per cento. O all’addizionale comunale Irpef, allo 0,8 per mille. Per non parlare degli altissimi costi legati alle concessioni edilizie o ai diritti di segreteria».
EVA BRUGALETTA