Questa estate, dopo tanti anni di assenza, sono ritornata alla mia amata Rosolini. Desideravo essere presente al 300° della nostra Città e rivedere parenti e amici.
Un viaggio programmato da tempo che ho potuto realizzare con grandi sacrifici economici. Sono stata accolta dai miei familiari e dagli amici con tanto amore e calore.
L’invito, a Palazzo di Città, del Sindaco Savarino mi ha riempito di gioia e lo ringrazio di cuore. Egli, nell’ambito dei festeggiamenti per 300° di fondazione della Città, attraverso me ha idealmente voluto abbracciare tutti i rosolinesi emigrati sparsi nel mondo, facendomi dono di un piatto ricordo raffigurante il logo del 300°.
Il mio soggiorno a Rosolini, però, è stato oscurato da una nube. Ecco perché mi preme che si conosca la verità dei fatti.
Una sera passeggiando nel Parco Giovanni Paolo II, ho ascoltato la conversazione di due persone sedute vicino a me. “Questa è venuta in vacanza con il viaggio pagata dal Comune” dicevano.
Sappiamo tutti che la passata Amministrazione ha pagato, con i soldi dei cittadini, i viaggi di tanti emigrati. Ha persino pagato il viaggio a una persona non Rosolinese ma figlio di Rosolinese (esattamente la somma di 4.700 euro).
Hanno pensato, quindi, che il Sindaco Savarino ha pagato il viaggio anche a me.
Preciso che questo non è assolutamente vero, conosco bene i problemi economici del Comune.
Ringrazio gli amici e i parenti per l’accoglienza, ringrazio il Sindaco Savarino, persona che stimo e apprezzo per quello che ha fatto e continua a fare per la nostra città.
Rimarranno tutti nel mio cuore, questo mi dà la forza di lavorare per ritornare al più presto a Rosolini.
Grazie
Lina Tommasi