La Giunta municipale, ieri, ha adottato la delibera attraverso la quale «l’Amministrazione comunale s’è assunta la responsabilità politica e, soprattutto, morale di alleviare la condizione dei dipendenti, pagando immediatamente lo stipendio, impegnando temporaneamente una parte delle somme destinate alla salvaguardia della fascia costiera nella disponibilità dell’Ente. Un fatto importante, che spazza dal tavolo le polemiche una volta per tutte: è la dimostrazione che prova chi ha veramente a cuore le sorti dei comunali».
Le polemiche, in realtà, sono aumentate. Le fomenta, in primis, il consigliere Meluccio Fidelio (Cantiere popolare) che domanda agli amministratori «il motivo per il quale hanno atteso quattro mesi per deliberare l’uso dei fondi vincolati, per un provvedimento squisitamente di competenza della giunta, mettendo in ginocchio i dipendenti comunali». Anche se, piuttosto che prelevare i fondi vincolati, quindi, non utilizzabili per definizione, «sarebbe stato meglio occuparsi con maggior attenzione dell’amministrazione delle risorse comunali per evitare di arrivare alle insormontabili difficoltà odierne. L’oculatezza nella gestione del pubblico denaro sarebbe stata indispensabile. Sono state invece coltivate ambizioni politiche di rottura, piuttosto che programmare e attuare negli anni la politica di riduzione della spesa che avrebbe evitato la precarietà nelle quali la città si trova».
Non meno aspre si sono rivelate le dichiarazioni dei consiglieri Biagio Solarino e Salvuccio Rustico (Libertà e buon governo). «L’iniziativa del sindaco Piero Rustico – affermano – di utilizzare i fondi vincolati con un atto di indirizzo del Consiglio comunale è stata solo strumentale, essendo l’atto di competenza della Giunta municipale, come dimostrato dalla delibera adottata ieri. Di fatto, a suo tempo, – accusano, insinuando che s’è già attinto in altre occasioni ai fondi vincolati – lo stesso atto fu adottato senza il coinvolgimento di nessuno. La cosa più grave è però un’altra: il primo cittadino, per tutti questi giorni, ha preso in giro i dipendenti comunali».
Ancora più duro nelle considerazioni è Gianni Stornello, segretario del Partito democratico. «Gli amministratori – dice – hanno ridotto il Comune alla bancarotta. Attingono allegramente ai fondi vincolati (destinati al contrasto dell’erosione della fascia costiera), facendo carità pelosa ai dipendenti. Una carità non disinteressata e insensibile ai mali altrui e, in particolare, ai disagi causati ai comunali, la cui dignità è stata calpestata ancora una volta».
EVA BRUGALETTA