La Bandiera Blu è stata nuovamente riconosciuta alla spiaggia di Santa Maria del Focallo. Il prestigioso eco – label assegnato alle località turistiche, balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.
L’assegnazione non sembra meritata. Due email inviate dai residenti nella località balneare ispicese rivelano altro, descrivendo sfumature che tendono al nero e non certo al blu.
L’ultima missiva è stata inviata il primo maggio e denuncia l’inquinamento acustico nella zona. «Vorrei scrivere attraverso le pagine del suo giornale – è riportato nell’email firmata – al direttore della struttura turistico – alberghiera di Santa Maria del Focallo, per dargli la possibilità di una “riparazione”. Spero dica che è stato un incidente di percorso l’inferno acustico, scaturito dalla discoteca all’aperto con un livello di decibel al di sopra di ogni sopportabilità. durato quattro giorni e relative notti, fino alle quattro del mattino. Ho avuto ospiti. Non hanno potuto dormire. E non hanno potuto far altro che constatare l’inciviltà del posto: mi sono vergognata di essere cittadina del Comune di Ispica. Ma chi ha concesso l’autorizzazione per una discoteca? Forse l’Amministrazione comunale? E in base a quale criterio e con quale controllo di impatto dell’inquinamento acustico sugli abitanti nelle zone limitrofe?».
La seconda email risale invece al 19 febbraio scorso, denunciando disservizi sulla raccolta dei rifiuti. «A Santa Maria del Focallo – è scritto nella lettera firmata – non esistono il servizio di raccolta dei rifiuti urbani porta a porta e la differenziata. Nel luglio 2011, sulla strada provinciale sono comparsi tre cassonetti per la differenziata, ma la prima settimana di settembre erano già scomparsi. Perché chi risiede tutto l’anno in questa contrada non beneficia degli stessi servizi erogati ad Ispica? E perché si deve essere sanzionati dall’amministrazione comunale che non fornisce i mezzi per fare il proprio dovere di cittadino? Io ho risolto il problema, interrando l’umido in giardino e ricavandone fertilizzante, il resto lo porto all’isola ecologica, percorrendo oltre 12 km a mie spese, per cui avrei diritto addirittura ad uno sconto sulla tassa dei rifiuti. La raccolta dei rifiuti ingombranti – aggiunge – non è effettuata porta a porta, ma neanche su prenotazione. Pertanto, quando devo smaltire un ingombrante, noleggio un furgone al costo di 50 euro. Mi domando infine – conclude – perché il Comune decreti “tolleranza zero al randagismo” e non applichi lo stesso principio all’abusivismo edilizio largamente esercitato a Santa Maria del Focallo, dove si continua a costruire nonostante da anni esista il divieto ed il nuovo piano regolatore non sia ancora entrato in vigore. Multando i disonesti, il Comune potrebbe ricavare ulteriori introiti».
L’email denunciava altri fatti. Ma quanto riportato dovrebbe già scuotere le coscienze.
EVA BRUGALETTA