Rientra nell’ordine di una certa idea di politica e di amministrazione sorridere con sufficienza a chi esprime, oltre che un disagio, una legittima richiesta. Allo stesso modo, rientra nella dialettica di chi non ha intenzione di capire, rispondere con generici riferimenti a non meglio specificati meriti cardiaci degli amministratori a chi richiede il rispetto del merito e della competenza, uniche garanzie queste per risolvere i problemi molto più seri che necessariamente dovremo affrontare.
Appare necessario, invece, constatare come la polemica sterile e ad effetto boomerang l’abbia creata, non già chi si è fatto portatore (legittimamente e secondo le regole) di una semplicissima richiesta, bensì, forse inconsapevolemente proprio il Sindaco.
Sterile perchè non ha prodotto niente di positivo perseverando nella non intenzione di pubblicare on-line i curriculum vitae.
Ad effetto boomerang perché, pur avendo ammesso Savarino che i curriculum sono atti pubblici già depositati, non si capisce quale sia la difficoltà nel pubblicarli sul sito web del Comune accrescendo così la diffidenza e la distanza enorme che esiste tra i cittadini e l’amministrazione.
Proprio perchè atti pubblici, infatti, è senso di rispetto e civiltà renderli facilmente consultabili attraverso uno strumento assolutamente democratico come il web (non a caso, poi, si fa riferimento al pericoloso allontanamento della cittadinanza alle istituzioni e alla politica). Solo per fare un esempio, le pubblicazioni matrimoniali, anch’esse atti pubblici e necessariamente consultabili da tutti, per legge devono essere pubblicati sul sito web del Comune e non più affissi all’Albo Pretorio.
Tutto ciò, oltre che utile, appare di assoluto buon senso.
Nessuno, inoltre, ha mai detto che il merito si calcoli in lauree e titoli (il Trota docet!) ma, appunto, in competenze.
Competenze anch’esse opinabili, per carità, ma proprio perchè tali appare necessario dare gli strumenti a chi viene amministrato di esprimere le proprie valutazioni.
La società civile ha messo nero su bianco una richiesta, condivisa dai cittadini, che permette inoltre di poter accedere comodamente da casa a questi atti, come ad altri, abbattendo , per esempio, le perdite di tempo del cittadino ma soprattutto dei funzionari dell’ufficio comunale.
E’ lecito, dunque, chiedersi, per il buon cuore del Sindaco, dove si annidi l’annoso problema.
Arci La Locomotiva