Serafino Arena abbandona il Popolo delle libertà. Il primo degli eletti (500 voti) nell’ultima competizione elettorale ed ex assessore allo Sport si sente «tradito da chi pensava credesse in lui».
«Non me la sento – scrive Arena in un documento – di rappresentare un partito che non mi dà lo spazio necessario per fare ciò che da sempre avrei voluto mettere in atto per i concittadini. Con grande delusione – aggiunge amareggiato – consegno la tessera del partito, nella speranza che questa città possa cambiare attraverso persone che possano realmente determinarne il benessere».
La politica insegna: tutto ciò che attiene ai bisogni della gente necessita di risposte utili e necessarie, senza raggiri o false promesse. «Credendo in questo – continua Arena nel comunicato – sono sempre stato al fianco dell’onorevole Innocenzo Leontini. Sono stato quindi fedele al mio partito e, soprattutto, al leader del Pdl, che speravo fosse dalla mia parte, soprattutto, quando il sindaco Piero Rustico mi ha voltato le spalle. E ha deciso che, nonostante i miei voti, non fossi necessario alla giunta comunale. Avendo perso la fiducia nel sindaco, per il quale ho lavorato con impegno nel continuo tentativo di sostenere la realtà dei giovani, ho creduto di potermi affidare a Leontini, che, per me, più che il leader del Pdl, era un amico. Dov’è ora questo amico? Ha deciso di stare dalla parte del “forte” o, meglio, del primo cittadino. Forse, per salvaguardare se stesso? Non voglio assolutamente – precisa – fare illazioni, ma cerco spiegazioni. Ispica – conclude Arena – ha bisogno di un leader. Quello che sempre abbiamo considerato tale, lo sarà mai? Un leader non abbandona mai coloro che hanno consegnato nelle sue mani il benessere certamente non personale, ma della comunità intera».
Il Pdl, quindi, perde pezzi. O meglio, Leontini perde la fiducia dei suoi fedelissimi. Anche se non ci sono state azioni eclatanti come quelle di Arena, diversi dei suoi migliori luogotenenti sono ormai lontani dai lui, rendendo più netta la separazione con il primo cittad