Ieri mattina i Carabinieri della Stazione di Canicattini Bagni, supportati dai militari del Nucleo Operativo e delle Stazioni limitrofe, hanno arrestato, in flagranza di reato, per porto abusivo di armi e ricettazione:
Di Pietro Santo, 45ene di Avola già noto per reati contro la persona ed il patrimonio;
Capozio Giuseppe, 26enne di Avola;
Amore Francesco, 32enne di Avola già noto per reati contro il patrimonio;
Golino Santo, 35enne di Avola già noto per reati contro persona;
Carasi Alessandro, 37enne di Avola già noto per reati inerenti la normativa sugli stupefacenti.
Una pattuglia della Stazione di Canicattini, durante un normale servizio di controllo del territorio, ha notato un gruppo di persone che, con fare sospetto, si trovavano fermi vicino ad una Fiat Uno con il motore acceso.
Appena notata la presenza della pattuglia uno degli arrestati ha tentato di disfarsi di un oggetto, mossa non sfuggita agli operanti, mentre un secondo, approfittando delle fasi concitate, riusciva a scappare a piedi nelle campagne circostanti.
Dopo aver bloccato le cinque persone i Carabinieri hanno scoperto che gli oggetti di cui avevano tentato di disfarsi erano:
– una pistola semiautomatica marca Walter, calibro 7.65, con 7 cartucce;
– una pistola semiautomatica marca Bernardelli, calibro 7.65, con matricola abrasa, con 8 cartucce;
– una pistola a tamburo marca Astra, modello 38 special, con 6 cartucce risultata oggetto di furto il 14 feb 1994 a Noto.
A seguito della successive perquisizione personali e veicolari sono stati rinvenuti anche 4 passamontagna e 4 paia di guanti di gomma mentre si è accertato che l’autovettura Fiat Uno, in loro possesso, era stata rubata a Noto nella notte tra il 16 ed il 17 di questo mese.
Per tutta la giornata di ieri, con l’ausilio delle pattuglie dipendenti dalla Compagnia di Noto, è stato effettuato un rastrellamento della zona di campagna ove si era nascosto l’unico fuggitivo e contemporaneamente sono state effettuate numerose perquisizioni ad Avola finalizzate a assicurare altri eventuali complici degli arrestati.
Sono tuttora in corso ulteriori indagini volte a chiarire l’obiettivo del gruppo di fuoco, che probabilmente puntava ad una banca della zona, e ad individuare ed assicurare alla giustizia tutti i responsabili del reato.
Al termine delle attività di rito i cinque arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Capitano Gennaro Micillo