Palermo, 17 Aprile 2012. Leggendo i giornali, questa mattina, e ascoltando gli organi di informazione, abbiamo appreso di una reazione alquanto scomposta e, sicuramente, inusuale che i vertici dell’ASP di Siracusa, singolarmente e nella loro complessità, hanno avuto nei confronti dell’On. Giuseppe Gennuso, Questore dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Nel leggere le dichiarazioni dell’On. Gennuso e nell’ascoltare la replica – ha dichiarato l’On. Vincenzo Vinciullo, Segretario della Commissione “Servizi Sociali e Sanitari” – i toni e i modi non ci sembrano, assolutamente, equiparabili a quanto ha dichiarato l’On. Gennuso, anzi, si ha l’impressione che la reazione sia stata, volutamente ed eccessivamente, aggressiva quasi a voler avvertire, politicamente parlando, tutti i rimanenti soggetti politici della Provincia di Siracusa che, sulla Sanità, non possono e non debbono esercitare l’attività a cui il popolo li ha chiamati.
Toni e modi che sono così eccessivi da preoccupare e da spingere a pensare che, oggettivamente, le cose dette dall’On. Gennuso siano vere.
I Dirigenti della nostra ASP – ha continuato l’On. Vinciullo – convinti di gestire strutture finlandesi o svizzere, anziché limitarsi, come avrebbero dovuto fare, a riconoscere il valore, la bontà, la dignità di quanti lavorano all’interno delle ASP di Siracusa e cioè medici, personale infermieristico, paramedico, amministrativo, dirigenti, tutti… hanno pensato, invece, di scagliarsi, con sorprendente violenza verbale, nei confronti di un rappresentante del popolo. Per carità, tutti possiamo sbagliare nei toni e nelle forme e io sono il primo a dire che, spesso, si esagera ma un fatto è la reazione dei singoli, un altro fatto è la reazione di molti che, proprio perché “molti”, dovrebbero avere e trovare più spazio e tempo per riflettere.
Ciò detto, nell’esprimere tutta la mia solidarietà all’On. Gennuso, dico a chiare lettere che queste reazioni scomposte non ci impauriscono, non ci faranno demordere dall’andare avanti a svolgere, interamente, il mandato parlamentare a cui siamo stati eletti dal popolo, perché non abbiamo necessità né di fare carriera all’interno delle ASP né, tantomeno, di venire incontro a esigenze familiari e di clientela.
Continueremo – ha concluso l’On. Vinciullo – a vigilare e, dopo questa reazione, con maggiore incisività, perché non abbiamo paura di nessuno