Beghe fra vicini di casa potrebbero esser la causa delle fiamme che hanno incendiato due auto nella notte di ieri. Si è reso necessario l’intervento dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri della locale Stazione.
Il possibile atto intimidatorio, che non ha provocato feriti, si è verificato in via Roma ai danni della vettura, una Peugeot «206 Cabriolet», di proprietà di un professore ispicese, G.C. le inziali: diversi giorni fa avevano già tentato di bruciargli la macchina, fallendo, cospargendo gli pneumatici di liquido infiammabile e inserendo uno “stoppino” imbevuto del medesimo liquido in una delle portiere.
Purtroppo, in questa occasione, il tentativo è andato a buon fine, coinvolgendo, incendiandola, anche l’auto di un vicino di casa, una Citroen «Xsara». Il proprietario, G.A., è un noto avvocato ispicese.
La vettura di G.C è stata cosparsa di liquido infiammabile e data alla fiamme. Trovandosi parcheggiata di fronte alla sua abitazione, anche la facciata esterna dell’edificio è stata interessata dalla fiamme, annerendola. In un primo momento, infatti, era parso che fosse esploso qualcosa all’interno dell’edificio.
La realtà dei fatti è stata peggiore e ben più drammatica: qualcuno, probabilmente, voleva dare una lezione al professore e la situazione, quasi sicuramente, è sfuggita al controllo di chi l’ha compiuta, in quanto è parso più l’impeto a dettare il malsano gesto che altro. Questo, perlomeno, sembra trapelare da una prima ricostruzione del caso effettuata dai carabinieri, che risulta essere tutta da verificare.
I militari tengono quindi le bocche cucite sulle vicenda. Ma, pur agendo nel massimo riserbo, l’evidenza induce a pensare che la mano incriminata non sia quella di un delinquente. Da ciò scaturisce l’ipotesi che possa trattarsi di un regolamento di conti fra vicini di casa. Anche se i carabinieri, appunto, non confermano e nemmeno smentiscono l’ipotesi.
Di certo, però, c’è il fatto che i carabinieri stanno effettuando interrogatori a pieno ritmo e conducono indagini serrate per trovare il colpevole e assicurarlo alla giustizia.
I danni causati alle vetture e alla facciata dell’edificio ammontano a diverse migliaia di euro. Forse, decine. Si procederà nelle prossime ore a quantificarli.
I mezzi, nel frattempo, sono stati posti sotto sequestro ai fini delle indagini.
EVA BRUGALETTA