A partire dal 14 febbraio u.s. il contrassegno di circolazione (più noto come targhino) e il certificato d’idoneità tecnica vanno sostituiti – come previsto un anno e mezzo fa dalla riforma del Codice della strada (legge 120/10) – con una vera e propria targa e un certificato di circolazione, abbinati univocamente al veicolo. Ne consegue, quindi, l’obbligo di utilizzare la targa esclusivamente per la circolazione del ciclomotore nel cui certificato di circolazione sono annotati i relativi dati; chi dispone di più ciclomotori, deve munirsi di un numero corrispondente di targhe e, ovviamente, di certificati di circolazione. A comunicarlo il Responsabile del Servizio IV settore P.M. Aurelio Basilico attraverso una nota esplicativa indirizzata a tutti i componenti il Corpo di P.M. La regolarizzazione si può effettuare presso gli uffici della motorizzazione , oppure preso le Agenzie di pratiche auto abilitate. Chi circola senza targa fissa è punito con sanzioni amministrative che vanno da 389 1.559 euro. Nella stessa nota il Responsabile del Servizio da disposizione a tutti i componenti del Corpo della P.M. di fare osservare scrupolosamente le nuove norme del “Codice della Strada” con particolare riferimento all’obbligo di indossare e tenere allacciato il casco protettivo conforme ai tipi omologati a tutti i conducenti ed eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli e sanzionando chi vìola tale normativa.
IL RESPONSABILE
Giuseppe Lorefice