PALERMO- “Per negligenza o superficialità c’è il rischio di aprire contenziosi fra soggetti privati e la Regione Siciliana. E la vicenda del porto Spero a Siracusa, potrebbero rientrare in uno di questi casi”. A sostenerlo è il capogruppo all’Ars di Alleati per la Sicilia, Nunzio Cappadona, alla vigilia della Conferenza dei servizi in programma per lunedì 30 gennaio a Siracusa. “Due settimane fa – racconta il capogruppo di ApS – era stata convocata un’altra Conferenza dei servizi dove la Soprintendenza di Siracusa avrebbe dovuto modificare il parere sul progetto di massima presentato dalla Spero. Invece non è accaduto nulla di tutto questo. Il peggio è che sia stata disattesa una circolare da parte della Regione, dove non solo vieta la realizzazione di un’isola artificiale nell’area portuale, ma anche la costruzione di strutture alberghiere e Centri commerciali alla Spero. Identica circolare vale per il porto turistico di “Marina di Archimede”. Cappadona non riesce a comprendere questa accelerazione da parte della Soprintendenza ai Beni culturali di Siracusa, che sicuramente non ha il controllo del mare. “ Sanno benissimo – afferma il capogruppo di Alleati per la Sicilia – che il Piano Paesaggistico è oramai alla firma, e non capisco il motivo di questa corsa contro il tempo, quando nelle prossime settimane ci saranno delle regole certe per la salvaguardia del territorio”. L’On. Cappadona fa anche una premessa. “Io non ho nulla contro gli imprenditori che fanno il loro mestiere, ma sia ben chiaro che sono contrario al cemento selvaggio. E nel caso del Porto Spero stiamo parlando di un’area di 46 mila metri quadrati. Sono invece un convinto assertore che non bisogna fermare lo sviluppo, ma questo deve avvenire nel rispetto della legalità e delle leggi”.
Nunzio Cappadona ricorda l’intervento del direttore del Dipartimento regionale ai Beni culturali, proprio a Siracusa l’8 febbraio del 2011, poi nei mesi successivi tramutato in circolare. Nella fattispecie, l’architetto Gesualdo Campo, riferendosi all’albergo che doveva costruire Marina di Archimede disse: “Noi siamo certi che non si può fare un albergo a mare a Siracusa, sul porto, nel porto. E’ illegittimo ed è forse anche illecito nei confronti di chi lo ha approvato. Noi siamo stati investiti da un’interrogazione parlamentare, abbiamo chiesto le controdeduzioni alla nostra Sovrintendenza. Troviamo conferma che la Sovrintendenza si è permessa di autorizzare illegittimamente questo albergo in Conferenza dei servizi. Quegli atti per noi sono nulli ed illegittimi”. Anche il presidente della Regione, riferendosi a Siracusa, ha parlato in più di un’occasione di rispetto del territorio affermando che “c’è la disponibilità politica al confronto per trovare soluzioni concertate attorno ai Piani, ma tutto deve avvenire nel rispetto delle leggi, senza violentare il territorio”.
Il capogruppo di Alleati per la Sicilia all’Ars, sui casi specifici dei porti, afferma che “è utile aspettare l’adozione del Piano Paesaggistico, in modo da sgomberare il campo da qualsiasi equivoco”.
Palermo, 28 gennaio 2012