Rosolini – Le problematiche legate alla sanità nella zona sud ed in particolare le vicende che stanno riguardando ormai da parecchi mesi gli ospedali di Noto e Avola, sono state al centro di un vivace dibattito all’interno del consiglio comunale aperto svoltosi a Rosolini lo scorso 23 dicembre. Un consiglio aperto convocato dalla presidente Patrizia Calvo che ha accolto l’invito del Comitato per la tutela della sanità nella zona sud e per esso dal dott. Vincenzo Adamo, al quale hanno preso oltre i consiglieri comunali locali anche molto loro colleghi dei comuni vicinori, i Sindaci di Rosolini, Noto e Portopalo, i parlamentari regionali Gennuso, Vinciullo e De Benedictis, esponenti del mondo della sanità locale e tanti cittadini. Oltre quattro ore di dibattito nel corso del quale la problematica è stata sviscerata in tutti i suoi aspetti, da quello tecnico – sanitario, a quello politico, a quello organizzativo. Diversi gli interventi dai quali sono emerse le posizioni più volte reiterate e quindi note, da parte di tutti ai quali si sono aggiunte le ultime novità registratisi a seguito degli incontri tra le parti degli ultimi giorni. Una ulteriore occasione dunque per cercare di fare chiareza su una problematica alquanto delicata per la comunità locale, per l’intera zona sud. Il dato essenziale emerso, qualora ce ne fosse bisogno, è quello che i presidi ospedalieri nella zona sono di fondamentale importanza per la salute e la sicurezza dei cittadini del bacino interessato. Dunque non un ridimensinamento bensì una migliore strutturazione per dare agli utenti tutti i servizi sanitari non solo primari ma che stiano al passo con i tempi. In questo senso occorrono risposte certe e soprattuto concrete che non alimentino polemiche. Sollecitato quindi un intervento energico nei confronti della Regione per una revisione di quanto programmato. Per fare questo è emersa la necessità che venga ricompattato il fronte unico dei Sindaci dei Comuni interessati con la costituzione della Conferenza dei Sindaci dei cinque Comuni del bacino, Avola, Noto, Pachino, Portopalo e Rosolini, attraverso la quale si possa acquisire la forza e determinazione necessaria per i primi cittadini di riappropriarsi del territorio e dare voce alle istanze dei cittadini nelle sedi opportune. Di concerto poi con la deputazione regionale, che si è mostrata disponibile a supportare le richieste, capire veramente qual’è l’offerta sanitaria programmata per i cittadini, conoscere una volta per tutte le reali intenzioni dei vertici regionali sia a livello politico che sanitario per dare garanzie e non alimentare ulteriori scenari polemici e sopratutto contradditori che alla fine ingenerano solamente tensioni e malumori.
Giuseppe Lorefice