Dichiarazione del Presidente del Consiglio Provinciale di Siracusa Michele Mangiafico:
“Il grido di allarme lanciato dai sindacati della scuola è la cartina di tornasole della mancanza di prospettiva nell’operazione chirurgica affrontata per tagli lineari che ha visto protagonista prima l’ultimo governo Berlusconi e ora quello guidato da Monti. Non c’è futuro per le istituzioni scolastiche se verranno pensate come semplici scatoloni contenenti adolescenti privi di guida che è possibile accorpare a iosa, triturando storie, identità, didattiche, lasciando che qualcuno le diriga da
lontano (ovvero per “reggenza”) come concretamente corriamo il rischio che avvenga a causa del braccio di ferro tra lo Stato e la Regione, con il primo arroccato sulla quota minima dei 600 alunni per formare un istituto. E’ uno dei primi frutti maturi di una serie di interventi economici che, tutt’altro che incentrati sull’equità, avranno come risultato la distruzione delle fondamenta di tante comunità: scuole come il “Gargallo” o il “Gagini”, i cui nomi già evocano la storia del territorio, si troverebbero sull’orlo della scomparsa. Se esiste un contenzioso tra Stato e Regione, la Provincia
Regionale di Siracusa ha l’obbligo morale di costituirsi parte civile e la responsabilità politica di assumere ogni iniziativa utile a salvaguardare dirigenti e segretari amministrativi, che costituiscono la spina dorsale di molte scuole siracusane a rischio di cancellazione. Il tavolo tecnico richiesto dai sindacati è una via utile e in quel tavolo tecnico si possa anche tornare a discutere del piano di dimensionamento scolastico provinciale affinché se ci fosse la possibilità di alcuni correttivi venga presa in considerazione e mi auguro che la Provincia non attenda convocazioni ma sia protagonista rispetto a questo grido di allarme. Gli scenari macroeconomici che stiamo vivendo pretendono un dialogo aperto, trasparente e continuo con i portatori di interesse, un canale di comunicazione al quale non bisogna negarsi e confido che all’interno dell’Amministrazione provinciale ci siano le sensibilità giuste per comprendere questo passaggio epocale.”
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale