In una piccola città nel sud della Francia, poco lontano dal passo del Perthus che
permette di attraversare i Pirenei e raggiungere la Spagna, Paul, un liceale appassionato
di letteratura e di teatro incontra JeanLuis,
giovane ammaliante e misterioso alunno
dell’ultimo anno.
Molto rapidamente, tra loro nasce una forte amicizia fatta di particolare complicità ed
esclusività.
Mentre Paul si scopre innamorato di JeanLouis,
con tutta l’irruenza dell’et�
adolescenziale, le rispettive madri, Irene e Marinane, fanno conoscenza: ciascuna trova
nell’altra lo specchio della propria esistenza. Diventano amiche, confidenti e la loro
unione nasce soprattutto dalla comune condizione di mogli infelici.
Decise a costruire un futuro prestigioso per i propri “figli prodigio”, ambiziose e
determinate, non lasceranno che la passione tra i due ragazzi, faccia deragliare la
carriera e la vita a cui li hanno destinati.
note di regia
Con questo testo, pervaso da una comicità amara e trascinante, attraverso i personaggi
di Paul e JeanLouis,
Besset propone un affresco disincantato e a tratti esilarante del
passaggio dall’adolescenza all’età adulta. I protagonisti sono ragazzi oppressi dalle
madri, Marianne e Irene, al tempo stesso autoritarie e vulnerabili, che cercano di
plasmarli e di pianificarne l’avvenire. In più, i due giovani sono abbandonati a se stessi
dai padri, invisibili nella pièce, padri goffi e bugiardi alle prese con ambizioni e carriere,
sempre impegnati ad accumulare denaro. Sarà dunque scontrandosi con i perentori
dettami materni che Paul e JeanLuis
proveranno a integrarsi in una collettività dove
l’uniformità e l’anestesia delle pulsioni appaiono come antidoti contro l’emarginazione.
Soffocando e allenando l’anima alla finzione, per immergersi miseramente in una realt�
piatta e omologata, il nostro futuro questo
il monito di Besset è
votato ad una
condizione di ineluttabile scontentezza.
Giampiero Cicciò
J ean M arie Besset (1959) diplomato in Scienze Economiche (ESSEC, 1981), e studi
politici (IEP de Paris, 1984), dal 1986 al 1998 passa il suo tempo tra New York, dove
scrive, e la Francia, dove le sue opere sono rappresentate. Nel 19992000,
insieme a
Laura Pels, è stato direttore delegato del Théatre de l’Atelier. Dal 1995 all’interno della
compagnia BCDV, fondata con Gilbert Désveaux, ha ricoperto nei suoi spettacoli diversi
ruoli (autore, adattatore, regista, attore). Candidato nove volte ai Molières (cinque volte
come Migliore Autore e quattro come Migliore Adattatore), JeanMarie
Besset è stato
premiato dal Syndacat National de la Critique Dramatique (1993), ed è stato insignito
del Prix Nouveau Talent Théatre de la SACD (1993), del Prix du Jeune Théatre de
l’Académie Francaise (1998) e del Grand Prix du Théatre dell’Academie Francaise (2005).
Infine è stato nominato Chavalier (1995) e Officier des Art set Letters (2002). Da
Gennaio 2010 è direttore artistico del Théatre des Treize Vents (Montpellier)
biografie
Giampiero Cicciò Studia recitazione presso la “Bottega Teatrale” diretta da Vittorio
Gassman con la regia del quale nel 1988 è tra gli interpreti de “La canzone degli F. P. e
degli I. M.” di Elsa Morante. Dal ‘91 inizia con Giancarlo Cobelli un lungo sodalizio
artistico durante il quale è interprete, sempre in ruoli di primo piano, di alcuni spettacoli
quali “Troilo e Cressida” (nel ruolo di Pandaro), “Un patriota per me” (nel ruolo di Ferdy),
“Edoardo II” (nel ruolo di Baldok), “Re Giovanni” (nel ruolo del Cardinale Pandolfo).
Entrato più volte nella rosa dei candidati al “Premio Ubu” (sia come miglior attore sia
come miglior regista), è stato inoltre diretto da Alvaro Piccardi, Walter Pagliaro, Federico
Tiezzi, Ninni Bruschetta, Luciano Melchionna, Giorgio Barberio Corsetti, Tonino Cervi,
Gianni Guardigli, Aditya Bhattacharya, Francesco Saponaro, Salvatore Samperi.
In Germania, nel 2006 diretto da Federico Tiezzi, accanto a Sandro Lombardi (Creonte) e
Chiara Muti (Antigone), è in “Antigone di Sofocle” di Bertolt Brecht (nel ruolo di Tiresia)
nell’ambito del BrechtFest di Berlino (che si tiene nel teatro Berliner Ensemble fondato
dallo stesso Brecht).
Nel 2009 su Canale 5 accanto a Gabriel Garko, è tra i protagonisti de “L’onore e il
rispetto – Parte seconda” con la regia di Salvatore Samperi (nel ruolo di Emilio Fidemi).
Come regista debutta nel ‘96 con la tragicommedia da lui scritta “La favola della pelle e
della rosa” (testo pubblicato dalla rivista Primafila). Nel ‘98 per il “Circuito del Mito”
diretto da Franco Zeffirelli allestisce “Il Siciliano” di Molière con Gilberto Idonea, David
Coco, Annibale Pavone e Donatella Finocchiaro.
Per il festival “Taormina Arte” diretto da Giorgio Albertazzi, mette in scena, con Maria
Paiato nel ruolo della protagonista, “I fratelli nemici” (da “La sposa di Messina” di
Schiller), “Gl’innamorati” di Goldoni (con Maurizio Marchetti) e “Senso” di Luca De Bei
(con Maria Paiato). Per la compagnia LombardiTiezzi
nel ’99 mette in scena “La sposa di
Messina” di Schiller.
Per “Taormina Arte” 2007 mette in scena “Lo stato d’assedio” di Camus, e poi “Salomè”
(testo del quale è anche coautore con Marco Carroccio). Nel 2009 mette in scena, per la
prima volta in Italia, “Perthus” di JeanMarie
Besset (coproduzione tra il Teatro di Noto e
Taormina Arte). Tra gli interpreti Massimo De Rossi e Annibale Pavone. Nel 2011 firma la
messinscena del musical di Dino Scuderi “Salvatore Giuliano” con Giampiero Ingrassia e
Barbara Cola.
Annibale P avone Nato a Messina nel 1965, dopo gli studi di Giurisprudenza si è
diplomato nell’89 alla Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Ha
lavorato in teatro con registi come Mariano Rigillo (“Enrico IV” di Pirandello), Giancarlo
Cobelli (“Re Giovanni” di Shakespeare), Federico Tiezzi (“Nella Giungla delle Città “di
Brecht, protagonista Sandro Lombardi, e tutti gli episodi di “Scene di Amleto” da
Shakespeare nel ruolo di Laerte). Tra gli spettacoli interpretati per la regia di Giampiero
Cicciò, oltre a “Perthùs”, anche “Stato d’Assedio” di Camus e “Salomè” da Wilde.
Fondamentale il sodalizio che lo lega al regista Antonio Latella, con cui da oltre dieci anni
condivide il percorso professionale. Diretto da Latella oltre che in “mamma di Mafia” ha
ricoperto di ruoli di Kent in “Lear” da Shakespeare e Starbuck in “Moby Dick” da Melville,
in entrambi accanto a Giorgio Albertazzi. E’ stato poi Strepsiade ne “Le Nuvole” di
Aristofane, Estragone in “Aspettando Godot” di Beckett, Orazio in “Hamlet’s Portraits” da
Shakespeare, Julian in “Porcile” di Pasolini.
M atteo Romoli si diploma nel 2005 alla scuola del Piccolo teatro di Milano diretta da
Luca Ronconi.Lavora in teatro con registi di fama internazionale come Luca Ronconi,
Arpad Schilling,
Robert Carsen, Peter Stein. Fa parte della compagnia dello storico spettacolo diretto da
Giorgio Strehler “Arlecchino servitore di due padroni”. Gira il mondo con lo spettacolo
vincitore del premio Ubu nel 2010 “I Demoni” diretto da Peter Stein. In quest’ultimo
anno è protagonista nel “Romeo e Giulietta” diretto da Federico Tiezzi, in “Perthus” e in
“La Vergogna del mondo” diretto da Giampiero Cicciò. Debutta al cinema nel film
“Miracolo a St’Anna” diretto da Spike Lee, e prende parte all’ultimo film di Citto Maselli.
Andrea Luini dopo dieci anni di studi di violino e le prime esperienze con Massimo De
Francovich (Gl’Innamorati), Enrico D’Amato (Zio Vania) e Gianfranco de Bosio (Le
Bucoliche), si diploma nel 2008 alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Debutta al terzo anno di scuola nello spettacolo “Itaka” di Botho Strauss nel ruolo di
Telemaco con la regia di Luca Ronconi con il quale realizza poi al Piccolo Teatro di Milano
“Sogno di una notte di mezza estate” (nel ruolo di Demetrio) e “Il mercante di Venezia”
(nel ruolo di Lorenzo).
Al festival di Spoleto veste i panni di Kostantin nello spettacolo “Un altro gabbiano”
sempre diretto da Ronconi.
Ancora con il Piccolo Teatro di Milano prende parte in seguito a numerosi spettacoli tra
cui “Darwin tra le nuvole” scritto dal filosofo Giulio Giorello con i disegni di Luca Boschi
per la regia di Stefano De Luca, “Alice!” con la regia di Emiliano Bronzino, “Il gatto con
gli stivali: una recita continuamente interrotta” di Tieck/Tessitore per la regia di Carmelo
Rifici e “La cimice” di Majakovskij con Paolo Rossi per la regia di Serena Sinigaglia.
Nel 2010 si laurea in sociologia all’università statale di Milano e incontra Giampiero
Cicciò con cui lavora, interpretando Paul, nello spettacolo “Perthus” prodotto dal Teatro
Vittorio Emanuele di Noto.
Nell’ottobre 2011 prenderà parte al Teatro Laboratorio della Toscana diretto da Federico
Tiezzi con cui lavorerà sul testo “Woyzeck” di Buchner.
P rossime repliche
CRT di Milano 15 – 19 febbraio
I nfo e contatti
12 settembre ore 22.30 sala
A bis teatro
13 settembre ore 22.00 sala
A bis teatro
durata 1’15
Ufficio Stampa P erthus
Rosario Capasso
mail rosariocapasso@yahoo.it
mob 393 5627004
Nei giorni di spettacolo, gli invitati sono pregati
di confermare la propria presenza entro le ore 15,00
Fondazione teatro Noto
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