Si è discusso molto nel corso dell’assemblea nazionale sulla situazione politica e sul nuovo governo di Mario Draghi.
L’87% dell’assemblea ha deciso di chiedere ai nostri deputati di votare CONTRO la fiducia al governo Draghi. Così anche la linea seguita da Sinistra Italiana Rosolini.
Non è il governo dei migliori.
Non è quello giusto per il futuro del Paese.
La genesi di questo governo, con la manovra di Renzi per fermare le politiche redistributive, purtroppo pesa anche sulla sua composizione.
Avevamo tracciato un percorso di sperimentazione politica con Giuseppe Conte e l’alleanza con PD e M5S: un dialogo tra sud e nord, un confronto non facile tra forze produttive e mondo del lavoro, un incontro tra chi ha bisogno di protezione e chi può offrirla durante questa crisi durissima, cioè le istituzioni e la politica intesa come servizio.
Hanno voluto fermare questa sperimentazione per riavvolgere il nastro, riproporre alcuni dogmi, alcuni tecnici tra quelli più lontani dalla transizione ecologica di cui abbiamo bisogno, accompagnati dai campioni della diseguaglianza e della discriminazione.
Ci aspettavamo di meglio di un “governo dei migliori” con così tanta destra, con la sinistra stretta ai margini seppur rappresentata da persone che stimiamo.
Per questo Sinistra Italiana ha deciso di non accordare la fiducia a questo governo.
Una scelta nel merito, non pregiudiziale, che guarda al dopo Draghi. Il fronte progressista deve imparare in Italia a dialogare tra diversi, dandosi l’opportunità di ricostruire un progetto politico che riprenda il cammino interrotto.
A cominciare dalle città che andranno al voto molto presto. Ma soprattutto da un lavoro comune nella società, intorno alle tante battaglie che possiamo fare insieme, per la giustizia ecologica e sociale: noi ci siamo e ci saremo per tutto questo.
Nella foto il segretario nazionale On. Nicola Fratoianni con il segretario cittadino Dott. Corrado Fioretti)