Su un solo gommone vi erano 165 migranti, numero mai raggiunto ad oggi.
102 i fermati nel 2017 (7 minori); 200i fermati del 2016 (29 minori).
I migranti approdati sono stati subito identificati dalla Polizia Scientifica, per poi partire secondo disposizioni dell’Ufficio Immigrazione nelle località individuate dalla Prefettura di Ragusa.
Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso11.278migranti in occasione di 47approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi.
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:
GUEYE Baye, nato in Senegal il 05.09.1989 e USMAN Mojadmm, nato in Gambia il 01.01.1982
Secondo i testimoni è lui che ha condotto l’imbarcazione partita dalle coste tunisine. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libiaal fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE
Alle ore 11:53 del 15.12.2017, MRCC (Rescue Coordinator Center) di Roma, a seguito di una segnalazione da parte di un dispositivo telefonico satellitare, inviava la nave “Aquarius” (ONG SOS Mediterranee – Medecin sans Frontieres) dove in prima battuta era stata individuata un’imbarcazione con circa 10 persone a bordo. Alle successive ore 12:35 veniva comunicato alla nave “Aquarius” che l’imbarcazione segnalata conteneva più di 100 migranti. Le operazioni di trasbordo si concludevano alle successive ore 22:26. Al termine di queste operazioni venivano contati 166 migranti recuperati dal gommone. Successivamente la nave soccorreva un altro gommone carico di migranti in gravi condizioni di galleggiabilità. Come da disposizioni ricevute, l’Aquarius procedeva verso il porto di Pozzallo ove giungeva intorno alle ore del 18.12.2017.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza di Pozzallo ed una dei Carabinieri hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria 2 scafisti.
I migranti sono partiti dalla Libia pagando l’equivalente di circa 400 dollari americani agli organizzatori libici che avevano assoldato i due giovani migranti disposti a condurre il gommone pur di trarre il profitto di non pagare il prezzo del viaggio.
Grazie alle testimonianze è emerso che una volta giunti in acque internazionali il comandante ha effettuato una telefonata a mezzo satellitare alle autorità di soccorso.
Al termine delle indagini, gli scafisti sottoposti a fermo sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea competente territorialmente.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
Era già stato espulso ed ha fatto rientro in Italia clandestinamente, per questo, quando espierà la pena, sarà nuovamente espulso dal territorio nazionale.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2017sono 102 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola